venerdì 25 settembre 2009

10:10

10:10 è un ambizioso progetto di unire tutti i settori della società britannica al fine di conseguire un semplice scopo: lavorando insieme si può ottenere una riduzione del 10% delle emissioni di carbonio del Regno Unito nel 2010.

Il taglio del 10% dei consumi in un anno è un obiettivo ambizioso, ma per la maggior parte di noi perfettamente realizzabile. Poichè i politici non sono finora riusciti a fare ciò che deve essere fatto, è il momento per la gente comune di intervenire e dimostrare che siamo pronti a difendere il futuro dei nostri figli.

Il problema enorme del cambiamento climatico può farci sentire impotenti, ma è possibile fare la differenza impegnandosi a perseguire un obiettivo immediato, efficace e realizzabile. Il progetto 10:10 permette a tutti noi di fare una differenza significativa.

Ecco i suggerimenti 10:10 destinati ai singoli privati (il sito offre obiettivi destinati a imprese, scuole, organizzazione).

1. Meno voli, più vacanza
2. Risparmia il 10% per il riscaldamento
3. Risparmia il 10% per l'elettricità
4. Guida meno
5. Mangia meglio
6. Compra oggetti di qualità
7. Spreca meno
8. Non sprecare cibo...
9. ... nè acqua
10. Sentiti più felice

giovedì 20 agosto 2009

L'ape

Oggi mi sono guadagnata un po' di buona sorte salvando la vita a una piccola ape che era rimasta intrappolata nell'atrio del mio condominio e stava immobile sul bordo interno della porta a vetri. Non è uno spettacolo insolito: gli insetti restano chiusi dentro e muoiono per il caldo nell'illusione infranta, causata dal vetro trasparente, di avere la libertà a portata di un battito d'ali. Ho portato fuori la bicicletta ed ho preso dallo zaino un foglio sul quale ho fatto posare l'ape e l'ho condotta fuori. Una volta resasi conto di essere all'esterno ha spiccato il volo.

Ritengo che le api siano preziose e che in un certo qual modo portino fortuna. Con questa piccola buona azione ho salvato un essere vivente e allo stesso tempo il mondo.

PS: sono però meschina perchè un moscone non avrebbe scatenato in me la necessità di fare una buona azione.

mercoledì 19 agosto 2009

Il fiore del mio segreto

Un film molto piacevole, ricco di personaggi memorabili, decisamente più commedia che dramma. Le donne di Almodòvar hanno il mondo dentro.

venerdì 14 agosto 2009

Stop the fever

Banner Stop The Fever

Sono approdata per caso nel sito Stop the Fever ed ho deciso d'impulso di creare un account: adesso sono una cittadina virtuale della Città del risparmio di CO2.

Ho preso degli impegni in diversi ambiti allo scopo di adoperarmi in prima persona alla riduzione e al riciclo dei rifiuti che ogni giorno produco.

Secondo il calcolatore il mio risparmio attuale corrisponde a 745,60 kg di CO2, così ripartiti:
210,00 Kg Riciclo e riduco
430,00 Kg Elettricità in casa
105,60 Kg Mi muovo

Non mi inoltro nei dettagli in quanto l'elenco risultante sarebbe troppo lungo, invito pertanto il lettore curioso a visitare il sito per scoprirne di più. Mi rendo conto di come sia legittimo obiettare che è ingenuo dichiarare di stare cambiando il mondo attraverso la condivisione di una lista di buoni propositi, tuttavia ritengo che approfondire questi temi e avere un'idea più chiara dei progressi che si possono ottenere attraverso piccoli gesti concreti possa contribuire a fare la differenza.

giovedì 13 agosto 2009

Bike the bike

L'uso sovversivo della bicicletta.
La libertà di uscire e di correre lungo le strade abbandonate dai pendolari, di partire senza attendere l'arrivo di un mezzo pubblico nelle assolate settimane centrali d'agosto.

Devo trasportare su scale, a braccia, la mia bicicletta: non è stato previsto un deposito riparato condominiale, non c'è spazio nel nostro box. Su e giù per le scale, dal salotto alla strada, dalla strada al salotto. La cantina è inaccessibile e massacrante.

E' troppo pesante, sollevarla affatica, ma sulle strade corre leggera, al ritmo di una pedalata dietro l'altra. Devo attrezzarla, revisionarla: alzare il sellino, dotarla di campanello e di luce. Domani, forse. Benedetto il giorno che ho comprato la catena.

Posso sentire la libertà sotto i piedi.

lunedì 3 agosto 2009

30 anni!

Il mio compleanno! Mi sento vecchiotta e un po' triste perchè sono sola in casa XD Ho sentito tutta la mia famiglia che mi ha telefonato per gli auguri, ma il primo a chiamarmi è stato l'amore mio appena dopo mezzanotte. Stasera dovrei vedere la mia amica, con cui uscirò nel fine settimana per festeggiare, però non so che fare esattamente: ordinare qualcosa da mangiare a casa? Vedere un film? Boh, lavorare fino alle 20 non mi aiuta a programmare la serata. Non ne ho proprio voglia, ovviamente, e la giornata è grigina e preannuncia pioggia, quindi difficilmente uscirò in bicicletta. E' stato comunque positivo aver potuto dormire fino alle nove e alzarmi quando ne ho avuto voglia. Ho fatto spesina e sono soddisfatta degli acquisti visto che ho avuto la percezione di aver comprato molte cose, ma a poco prezzo. A pranzo ho preparato degli hamburgerini di patate e lenticchie con contorno di insalata di carote. Mi è rimasta voglia di un dolcetto, ma il pan di spagna con il budino al cacao l'ho destinato a questa sera. Mentre scrivo mi sta tenendo compagnia La signora in giallo: cara signora Fletcher, oggi ho solo te XD

martedì 7 luglio 2009

Fai un prestito

Ho inviato una piccola somma di denaro a un gruppo di imprenditori utilizzando il sito Kiva, pensato per mettere in contatto la gente alle persone che vogliono supportare. Per il prezzo di una cena fuori è possibile aiutare qualcuno ad avviare o espandere un'impresa, dandogli modo di sfuggire alla miseria. E' un investimento, benché non si ottenga nessun profitto.

Quattro passi per cambiare la vita a qualcuno:
1. scegliere un'impresa (ognuna è proposta da un'agenzia locale di microcredito)
2. concedere un prestito (cifra minima 25 dollari)
3. ricevere aggiornamenti sui progressi (il prestito è attivo dai 6 ai 12 mesi)
4. ritirare il proprio denaro o concedere un altro prestito.

Poiché stavo vivendo una fase di "tutto e subito", la mia scelta è caduta su un gruppo a cui mancava proprio la donazione minima per raggiungere la cifra richiesta e che restituirà il prestito in sei mesi.

Sfuggendo alla tentazione di finanziare tutti (eh, se solo potessi), attenderò l'aggiornamento circa la prima rata e forse mi butterò nel mondo del prestito senza lucro XD Mi commuovo ad ogni profilo che leggo!

mercoledì 1 luglio 2009

Sostenibilità

Non so che fare, nè come farlo. Giusto ieri sera stavo spostandomi verso la cucina per bere un tè e mi domandavo come poter agire in maniera efficace contro Monsanto, che attua una politica economica che impoverisce ogni giorno di più i contadini di quello che chiamiamo "Sud del mondo". Mi sono fermata ed mi sono ripetuta, stupita, "Monsanto?! Come ha fatto una multinazionale a fare capolino nei miei pensieri nel tempo libero?".
Sto leggendo dei testi sulla sostenibilità, il commercio equo, la difesa delle differenze ambientali e culturali e mi sto accorgendo che fuori dalla mia porta esiste un mondo che ho sempre dato per scontato. Un mondo di cui alcuni di noi tengono le redini (vedi il vertice G8 che sta per iniziare), e in cui gli altri, quel resto del pianeta che si misura in miliardi di individui, deve cercare di sopravvivere.
Cosa possiamo fare per ottenere il cosiddetto nuovo ordine mondiale (equità, sostenibilità, cooperazione)? Cosa posso fare io concretamente?
I suggerimenti non mancherebbero: esistono centinaia di organizzazioni che riescono in vari modi a sostenere e a portare al successo progetti di cooperazione internazionale che vanno a risolvere via via alcuni piccoli problemi. Ma io a chi mi dovrei rivolgere? Quale causa sostenere? Per cosa impegnarmi attivamente?
Per ora leggo solamente ed amplio i miei orizzonti. E intanto il cuore si fa pesante.

venerdì 29 maggio 2009

Osservazioni sparse

Se vogliamo cercare idee su come vivere, il passato è un posto molto migliore del futuro: perché il futuro è pura fantasia, mentre il passato è accaduto davvero. Il sogno utopistico di un futuro ipertecnologico, in cui le macchine lavorano al nostro posto, è privo di senso.

Il mondo del commercio […] [c]i lusinga e si prostra ai nostri piedi, e continua a farlo finché riesce a strapparci il numero di carta di credito. A quel punto ci getta via, e siamo condannati al limbo della musichetta d’attesa al numero verde del servizio clienti, per l’eternità.

I governi amano il crimine, perché il crimine fornisce loro una ragion d’essere (proteggere i cittadini) e un’ottima scusa per estendere il loro controllo su di noi. Dunque, il vero anarchico dovrebbe evitare a ogni costo di compiere atti criminali.

A volte penso che la vita si sia ridotta a uno sguardo rivolto a uno schermo. Fissiamo uno schermo tutto il santo giorno in ufficio. Fissiamo schermi in palestra. Anche sugli autobus ora hanno installato degli schermi. Ci son schermi sui treni. Poi torniamo a casa e fissiamo lo schermo del computer, e quello della tv. Per divertirci fissiamo lo schermo del cinema. Lavoro, riposo e divertimento: tutti richiedono che noi fissiamo schermi. Gli schermi fanno di noi dei riceventi passivi. Tirate una martellata allo schermo e trovatevi una matita e un foglio di carta. Addio, schermo. Benvenuto gessetto!

Il sistema sa bene come scansare la responsabilità per i propri scandali. Probabilmente in questo la dimensione delle aziende gioca a loro favore. «Non sono io a dettare le regole» dicono i nostri oppressori. «Eseguo solo gli ordini.» Questa catena di potere esiste per farci sentire in colpa se ci arrabbiamo con un semplice impiegato o un centralinista, e così renderci impotenti.

Tom Hodgkinson, La libertà come stile di vita

Utopia della decrescita

Per vivere meglio, si tratta ormai di produrre e di consumare diversamente, di fare meglio e di più con meno, eliminando anzitutto le fonti di spreco (esempio: gli imballaggi a perdere, il cattivo isolamento termico, la preminenza del trasporto su gomma ecc.) e aumentando la durata dei prodotti.

André Gorz, Capitalismo, socialismo, ecologia

Bisogno dell'effimero

L'attività dei commercianti e dei pubblicitari consiste essenzialmente nel creare bisogni in un mondo che crolla sotto il peso delle produzioni. Questo richiede un tasso di rotazione e di consumo dei prodotti sempre più rapido, e dunque una produzione sempre più grande di rifiuti e un'attività di trattamento dei rifiuti sempre più imponente.

Bernard Maris, Antimanuel d'économie

sabato 2 maggio 2009

Tofu autoprodotto (o ricottina vegetale)

Partendo da questa ricetta tratta da GALLINE: 2nd life ho autoprodotto una formina di tofu utilizzando lo stampo forato di una ricotta.

Ingredienti:
100 g di soia gialla
1 l di acqua
il succo di un limone

Ho messo a mollo la soia gialla tutta la notte e iniziato la preparazione nel primo pomeriggio successivo. L'ho sciacquata, messa con circa 200 ml di acqua in un contenitore alto e frullata con il minipimer. Intanto ho portato a bollore la restante parte di acqua in una pentola e, quando l'acqua ha raggiunto la temperatura, vi ho versato il frullato e ho fatto cuocere il tutto a fuoco più basso, mescolando. Ho filtrato il tutto con un colino, ottenendo una ciotolina piena di residuo granuloso, l'okara. Ho rimesso sul fuoco la parte liquida e l'ho lasciata bollire per circa dieci minuti, ottenendo il latte di soia.

Ho lasciato raffreddare il latte di soia finchè ha smesso di fumare e vi ho aggiunto il succo filtrato di un limone (niente residui di polpa, dunque). Il tutto è rimasto a cagliare per circa mezz'ora. Quando il latte si è ben rappreso ho versato tutto in un cestello per la ricotta e l'ho lasciato colare bene finchè ha assunto la consistenza di un panetto.

Il latte di soia aveva un buon sapore, ma difficilmente metterò a bagno la soia appositamente per fermarmi a questo stadio perchè, consumandolo da sola, rischio che inacidisca prima di finirlo (si dovrebbe conservare in frigo per circa tre giorni): per esperienza, consumo un litro di latte in una settimana bevendolo solo a colazione.

Non sono certa che si possa parlare propriamente di tofu in quanto leggevo che per questa preparazione si dovrebbe utilizzare il nigari (cloruro di magnesio), per cui il succo di limone forse consente piuttosto di ottenere una ricottina vegetale, il sapore era comunque piacevole, benchè io sentissi un leggero retrogusto di limone (probabilmente ho utilizzato troppo succo, anche se il limore era piccolino). Certamente il mio tofu era diverso dall'unico che abbia provato, quello acquistato all'Esselunga, molto più compatto.

Ho servito il tofu la sera successiva (ha riposato in frigo una giornata, spolverato di sale: l'ho proprio omesso nella preparazione e forse il panetto è risultato in generale insipidino), dopo averlo ricorperto di olio, pepe nero macinato, noce moscata e basilico. Molto buono sui panini preparati in casa quel pomeriggio e ancora tiepidi, peccato non aver fatto una foto!

Mi è rimasta ancora molta soia: ho intenzione di ripetere l'esperimento la prossima settimana.

PS: con l'okara mia madre ha preparato il ripieno per due zucchine ripiene e per un tortino che secondo lei aveva proprio sapore di polpetta di carne, altro che fagiolo!

domenica 19 aprile 2009

Ritorno alla normalità del quotidiano

E' trascorsa una settimana dalla Santa Pasqua e si è conclusa quella che per me è stata la piacevole sfida dei digiuni. Ho fallito clamorosamente quello relativo alla televisione, riuscendo a sottrarmi dal diabolico mezzo che obnubila le nostre menti solo nei pomeriggi in cui mi trovavo in casa da sola, soccombendo invece la sera quando mi trovavo in balia di chi detiene il controllo del telecomando.

Il giorno di Pasqua ho lavorato dalle 10 alle 14 e, dopo aver gestito sette chiamate (ripeto, sette), ho potuto raggiungere la mia famiglia dai miei zii. Pur tentando di limitarmi, ho mangiato tantissimo: sono stati tre giorni di pranzi solo apparentemente normali, ma decisamente calorici. Sabato e lunedì sono stata con il mio ragazzo e i suoi genitori, con i quali abbiamo trascorso una giornata casalinga a pasta, salame e mozzarella e un'altra con un'uscita a un ristorante. Mi sto ancora riprendendo, lottando tra l'altro contro una voglia disperata di cioccolato delle uova che si sono accumulate!

Domani devo consegnare il modulo per la richiesta delle ferie, che spero siano accettate da chi di competenza. Che strano pensare già adesso all'estate! Posizionare le mie due settimane non è stato facile, quindi auspico non ci siano problemi. Al lavoro mi annoio un pochetto perchè sento che il settore verso cui in questo momento provo davvero interesse è il no-profit e lì non si lavora, bensì si fa volontariato, quindi in mancanza di altre offerte devo restare al mio posto, sperando anzi che mi riconfermino a settembre. Che problema crescere!

Vorrei mettere su un blog o un sito che raccolga consensi e visitatori. Purtroppo non ho un servizio da offrire nè idee su argomenti di vero interesse quindi, non volendo esplorare il settore del porno, che attualmente è quello che veramente fa crescere gli accessi, mi accontento di visitare i siti altrui (in prevalenza di cucina :D ) in attesa di un'idea per sfondare.

martedì 31 marzo 2009

Digiuno quaresimale: una settimana senza cellulare e una senza dolci

La settimana passata ho rinunciato ai dolci, le bibite gasate e similari senza alcun problema, trovando anzi l'esperienza fattibilissima, nonostante ogni tanto avvertissi un certo languorino da "vorrei quel certo non so che".

Per quanto riguarda l'astinenza da cellulare, non sono assolutamente riuscita a evitarne l'uso, sebbene abbia cercato comunque di diminuirne il consumo. Niente messaggini (ma non ne mando neppure in condizioni normali, quindi non vale), niente chiamata alla mia metà durante il tragitto verso casa di ritorno dal lavoro, ma la sera ci siamo sentiti come sempre, anche se chiamava lui e quindi sosteneva che io, tecnicamente, non avevo colpa. Pazienza, occasione di meditazione e riposo sfruttata solo in parte!

Questa settimana dovrei rinunciare a televisione e musica. Impossibile! A pranzo sono riuscita a prepararmi e consumare il pasto senza la compagnia della TV e dei cartoni animati che trasmettono proprio in quella fascia oraria, oggi ho pisolato in sala avvolta in una bella copertina in pile, ma quando torno in camera (o se la sera rimanessi in sala o in cucina), non posso proprio sottrarmi alle televisioni accese e seguite dagli altri membri della famiglia. E' una battaglia persa in partenza, ma cercherò comunque di fare il possibile quando sarò sola in casa.

La prima rinuncia settimanale al computer ha dato frutti positivi: sto utilizzando di meno pc e internet, trovandomi spesso a non accenderli e a preferire un buon libro la sera. Proprio una liberazione dalla solita routine!

lunedì 9 marzo 2009

Digiuno quaresimale: computer

Sono felicemente reduce dalla prima settimana di "digiuno" che mi sono imposta prendendo liberamente spunto dalla proposta quaresimale di quest'anno. Poichè nella passata prima settimana avrei dovuto rinunciare all'acquisto di riviste, che non compro mai, ho deciso di mettermi alla prova abbandonando l'uso di qualcosa che avrebbe davvero costituito per me un sacrificio, ossia il computer e internet. Al contrario di quanto temessi, non ho accusato particolare fatica, nonostante di norma utilizzi il pc e navighi ogni sera per svariate ore: mi sento sommamente soddisfatta di me.

Questa settimana dovrei invece evitare l'abuso del cellulare, ma mi è difficile non sentire il mio amore, nè lui si è dimostrato d'accordo alla cosa. Cercherò pertanto di seguire un compromesso, ossia eviterò di chiamarlo mentre torno a casa dal lavoro, aiutata dal fatto che ho il turno del mattino e quindi la sua compagnia via voce non mi è necessaria ad aumentare la sicurezza nel percorrere la strada isolata e buia che mi conduce verso casa. Oggi ci siamo sentiti solo per comunicazioni di servizio e ci daremo una veloce buonanotte resa possibile dal fatto che è fuori a giocare e non può discorrere a lungo con me.

martedì 17 febbraio 2009

Pranzo di San Valentino

Oggi, secondo giorno di libertà, ho fatto visita al mio amore ed ho preparato per lui il pranzetto di San Valentino che non ho potuto presentargli il giorno giusto (sì, è una "festa" commerciale, non mi servono scuse per dare il meglio di me ai fornelli, ma ho lo stesso piacere ad associare a questa il nostro pranzetto). Armata di ottimi ingredienti e buone intenzioni, ecco cosa gli ho proposto.
Pasta con crema di funghi e silk tofu. Puliti e tagliati a fettine dei funghi champignons, li ho passati in padella con due spicchi d'aglio e ne ho poi frullati la metà con il tofu. Questo ingrediente non era necessario, semplicemente mi è capitato di trovarlo al Kathay oggi ed ho pensato di usarlo invece di preparare una besciamella più fluida per accompagnare la pasta.
Ecco una focaccia con olio e pomodorini bella tonda. Ultimamente preparo con piacere questi prodotti da forno e la lievitazione ha proceduto davvero bene. Ho infornato anche un'altra focaccia che il mio amore ha farcito con sottilette e prosciutto crudo, ma non l'ho fotografata.
Questo è stato per me il piatto clou, perchè è proprio pensando a questo che ho organizzato il pranzo. L'idea l'ho ricavata da veganblog, ma ne ho presentato una piccola variante: si tratta di pere cotte con acqua, zucchero di canna e cannella, ricoperte di cioccolato fuso (tavoletta al 70% di cacao, sciolta a bagnomaria con un pic di panna e diluita con un po' di sughino delle pere), gli aculei sono pinoli (ho scoperto come siano carissimi, nella mia ignoranza non credevo!). Giusto per dare colore ci sono spruzzatine di panna e di panna alla nocciola.

Adoro cucinare!

mercoledì 11 febbraio 2009

Pranzo leggero

Ho pranzato da sola perchè Fra è tornata a casa solo verso l'una, reduce da un esame, e appena dietro di lei i miei genitori, che avevano trascorso la mattinata in ospedale per degli esami. Questa volta ho avuto l'accortezza di fare una foto e la posto. Immagino possa sembrare insolito lo scattare fotografie dei propri pasti, ma mi piace dare un po' di colore alla mia descrizione, soprattutto perchè leggo con interesse diversi blog di cucina e inconsciamente mi ispiro a loro, inoltre percepisco un senso di mancanza quando leggo di una ricetta e non vedo l'immagine del risultato.


Ho preparato una specie di bruschettina: mezzo filoncino (circa 60 grammi, l'ho pesato per curiosità temendo potessere essere l'equivalente di una porzione per più persone), tagliato a metà e spalmato con una base di sugo di pomodoro e sopra disposti funghi sottolio frullati (che ho cercato di scolare e asciugare il più possibile). Ho accompagnato il panino con un frullato di mela spolverato di cannella.

Ho mangiato forse troppo velocemente, in dieci minuti era tutto già finito e il senso di sazietà ancora lontano (si avverte dopo venti minuti), ma sono stata brava a non mangiare null'altro. In verità avrei dovuto preparare un contorno, preferibilmente una verdura,e in quantità generosa così da saziarmi maggiormente, ma non mi ero organizzata e non avevo niente di disponibile da scaldare al momento. La prossima volta cercherò di essere più accorta!

Questo pasto è stato creato al volo in quanto sono arrivata tardi a casa: sono andata in comune a rinnovare la carta di identità, poi sono passata in biblioteca a ritirare dei libri ed infine dal discont per acquistare dei funghi per una prossima ricetta.

domenica 8 febbraio 2009

Vita in famiglia

Ho trascorso il fine settimana dividendomi tra la mia famiglia e quella della mia dolce metà. I genitori del mio ragazzo sono venuti a trascorrere con lui qualche giorno e, come diciamo scherzosamente, a riempirgli il frigorifero. Venerdì sera siamo andati a cena al Kapuziner, un ristorante bavarese in cui il mio amore ordina sempre lo stinco di maiale, prelibatezza che attiva sempre le sue papille gustative al solo pensarci. Io ho deciso di assaggiare un primo che ancora non conoscevo, i canederli, immaginandomi fossero gnocchetti come le due altre specialità e trovando invece "polpette" simili a quelle viste pochi giorni prima in una trasmissione culinaria. Erano gustosi, ma piuttosto pesanti perchè al formaggio. Ho poi assaggiato la carne ordinata dagli altri e insalata di patate e crauti. Abbiamo infine condiviso i dolci, potendo così assaggiare ciascuno dai piatti altrui diverse specialità: la torta sacher, un gelato con miele e pinoli su una cialda croccante, una fetta di torta con marmellata di mirtilli accompagnata da crema alle mandorle, infine strudel di mele. siamo usciti dal locale estremamente soddisfatti e con il pancino pieno.

Sabato, dopo essere passata in biblioteca, sono corsa nuovamente da loro. Trovata sola in casa sua madre, l'ho aiutata a mettere un po' d'ordine finchè siamo state raggiunte dagli uomini che dopo le commissioni mattutine hanno portato dal supermercato piatti pronti per il pranzo. Nel pomeriggio avremmo dovuto girare per centri commerciali e fare spese, ma siamo rimasti in casa a sistemare le stanze e a posare dei fili: con trapano e lavoro d'equipe abbiamo risolto il fastidio di vedere pendere nella stanza di Gab i cavi di tv e adsl del suo coinquilino. E' stato un lavoro piacevole e rilassante, diverso da quello che avrei potuto fare con mio padre, più esigente con i suoi collaboratori e più brusco perchè con maggiore confidenza. La sera io e Gab siamo rimasti soli fino al loro ritorno da una cena con amici, al termine della quale mi hanno riaccompagnata a casa.

Domenica sono rimasta in casa a festeggiare il compleanno di Fra. Devo ancora farle il regalo e non ho ancora una idea chiara, c'è anche Pingui cui pensare! Nel pomeriggio abbiamo guardato Madagascar, ma a metà ho deciso di dormicchiare perchè molto stanca.

Mi sento riposata e soddisfatta per questi giorni. Sono pronta ad affrontare l'ultima settimana di lavoro! Più o meno :D

PS: le occasioni conviviali appena trascorse, i momenti dei pasti mi hanno ricordato nuovamente l'ambiguità del mio agire: da sola cercare di mangiare sano, evitando per quanto possibile i derivati animali, insieme agli altri assaggiare quasi tutto per non farmi eticchettare come diversa. Sono incoerente, forse, ma non ho ancora fatto della buona alimentazione la mia bandiera, anche se questa non è una giustificazione.

giovedì 5 febbraio 2009

Panino Veg

Adesso sono pentita di non aver fotografato il mio pranzetto, per cui chi legge deve accontentarsi del mio breve racconto. Ho sperimentato la difficoltà di preparare un panino vegano in inverno, nell'impossibilità dunque di utilizzare pomodori ben maturi e deliziose verdure quali melanzane e peperoni. Mi sono arrangiata con quello che ho trovato tra frigorifero e dispensa e il risultato è stato pienamente soddisfacente. Come base ho usato una delle focaccine rimaste dal mio esperimento di panificazione di ieri, ancora morbida e appetitosa. Tagliatala a metà, vi ho spalmato su entrambe le fette del sugo di pomodoro e poi cosparsa di capperi e funghetti sottolio, richiudendo il tutto a panino. L'ho scaldata un po' troppo al microonde (non ho un semplice fornetto, sigh), ma il sapore era molto buono. Mi sono poi concessa una banana e mezza tazza di budino al limone. Quest'ultimo era il risultato di un esperimento finito male e consisteva semplicemente in latte di soia, succo di limone e un cucchiaio di maizena (quest'ultima aggiunta per riciclare la miscela che non è evoluta come avrebbe dovuto). Il sapore era piacevole, ma un po' troppo aspro: se mi ripeterò, la prossima volta con l'intenzione di preparare davvero un budino, userò decisamente meno limone.

Devo studiare maggiormente la farcitura dei panini: poichè desidero solo mangiare meglio e mi comporto da onnivora dichiarata, trovare in dispensa qualcosa di compatibile con l'alimentazione veg non è semplice e purtroppo resta più pratico farcire due fette di pane con una sottiletta o dell'affettato. Ma quando sarà stagione ci sarà da sbizzarrirsi con meravigliose verdure! Il bel tempo mi manca, decisamente, e il desiderio di primavera si ripercuote anche in campo alimentare!

martedì 3 febbraio 2009

Tempo


Ho scoperto di avere tempo per la colazione o, più semplicemente, me lo sono creato alzandomi prima quanto basta per concedermi un momento di relax mattutino. Da alcune settimane riesco a sorbire in pace latte con un paio di cucchiaini d'orzo, cereali o musli e due frutti secchi, albicocche o prugne. I primi giorni scaldavo il latte con il microonde, poi ho potuto usare il classico pentolino che lavo prima di sedermi a tavola. Ah, avere tempo per mettere a posto tazza e pentola! E' un lusso che mi merito e di cui posso vantarmi a dispetto di chi, per orari vari, è costretto a bere un caffè al volo o fuggire via senza nulla. Che piacere uscire sotto la pioggia o sotto la neve di questi giorni e sentire il pancino caldo! Erano anni che non mi succedeva.

lunedì 5 gennaio 2009

Fra salva il Natale

A poche ore dal giorno che conclude le festività natalizie, annoto il bilancio di queste ultime due settimane, visto che non ho avuto energia sufficiente (e soprattutto ispirazione) per cimentarmici prima.

Il pomeriggio della Vigilia Fra ha salvato il Natale preparando i muffins per il giorno dopo mentre io pulivo un po' la casa. Sarei dovuta uscire per acquistare un regalo per lei, ma non avevo proprio alcuna idea su cosa andare a cercare e lei stessa non mi ha dato alcuna ispirazione, nè ha manifestato desideri concreti che io potessi avverare. In me non v'era senso di colpa perchè neppure lei aveva trovato qualcosda per me, però Fra ha salvato il Natale riciclandomi un regalo e un pensierino così che anche io avessi un pacchetto da scartare. Continuando su questo tema, Fra ha salvato il Natale impedendo alla Mamma di preparare le lasagne con un sugo non adatto.

La giornata di Natale è stata piacevole, in compagnia degli zii e dei cugini. Peccato per la triste sensazione, al loro andar via nel tardo pomeriggio, che tutto fosse oramai finito: finito il Natale, finite le feste. Da loro ho ricevuto uno shampoo dal piacevole aroma di mandorla. Ricordo che Fra ha salvato il Natale anche inventando i regali per Mamma e Papà, contenti dei pensierini che ha escogitato per loro.

Il 26 è stata una giornata di riposo, mentre il sabato ero di turno, ma grazie a Papà che mi ha dato un passaggio all'andata e al ritorno non ho tribolato con i mezzi. A proposito del lavoro, ho avuto liberi tutti i giorni di festa, ma questo è stato il primo anno non da studente, per cui ho sperimentato per la prima volta le festività che scandivano i normali giorni di lavoro, quindi ho sentito in maniera ancora più forte il peso della festa che finiva.

I contatti telefonici con la mia metà sono stati brevi e intensi, ma per incompatibilità di orari e altre tribolazioni l'ho sentito veramente poco. A breve tornerà da me portandomi un regalo, ma io ancora non ho prodotto quello per lui e sono incerta se essere già in panico o attendere ancora un poco. Assicuro che mi piace fare regali e che, almeno in questo, sono pronta a spendere, se serve, ma davvero non ho idee e per questo mi trovo sempre a rimandare. Mia sorella e io non ci siamo ancora fatte vicendevolmente il regalo di laurea perchè non sappiamo ancora su cosa orientarci l'una per l'altra.

Per l'Epifania vorrei tentare la ricetta della Ciambella dei Re Magi, ma non ho ancora controllato se sono presenti in dispensa tutti gli ingredienti. Se il tempo non fosse tanto inclemente, oggi fa davvero freddo, dopo pranzo avrei fatto un salto al supermercato ma, dopo mangiato, nel tepore di casa, non mi sono più sentita di uscire.

Per ora chiudo qui. Il mio bilancio? Positivo, ma sento una certa malinconia, come se il tempo spensierato della gioventù fosse finito e fosse invece arrivato il momento di crescere e comportarsi da grandi. Sob, che brutta sensazione!