martedì 17 febbraio 2009

Pranzo di San Valentino

Oggi, secondo giorno di libertà, ho fatto visita al mio amore ed ho preparato per lui il pranzetto di San Valentino che non ho potuto presentargli il giorno giusto (sì, è una "festa" commerciale, non mi servono scuse per dare il meglio di me ai fornelli, ma ho lo stesso piacere ad associare a questa il nostro pranzetto). Armata di ottimi ingredienti e buone intenzioni, ecco cosa gli ho proposto.
Pasta con crema di funghi e silk tofu. Puliti e tagliati a fettine dei funghi champignons, li ho passati in padella con due spicchi d'aglio e ne ho poi frullati la metà con il tofu. Questo ingrediente non era necessario, semplicemente mi è capitato di trovarlo al Kathay oggi ed ho pensato di usarlo invece di preparare una besciamella più fluida per accompagnare la pasta.
Ecco una focaccia con olio e pomodorini bella tonda. Ultimamente preparo con piacere questi prodotti da forno e la lievitazione ha proceduto davvero bene. Ho infornato anche un'altra focaccia che il mio amore ha farcito con sottilette e prosciutto crudo, ma non l'ho fotografata.
Questo è stato per me il piatto clou, perchè è proprio pensando a questo che ho organizzato il pranzo. L'idea l'ho ricavata da veganblog, ma ne ho presentato una piccola variante: si tratta di pere cotte con acqua, zucchero di canna e cannella, ricoperte di cioccolato fuso (tavoletta al 70% di cacao, sciolta a bagnomaria con un pic di panna e diluita con un po' di sughino delle pere), gli aculei sono pinoli (ho scoperto come siano carissimi, nella mia ignoranza non credevo!). Giusto per dare colore ci sono spruzzatine di panna e di panna alla nocciola.

Adoro cucinare!

mercoledì 11 febbraio 2009

Pranzo leggero

Ho pranzato da sola perchè Fra è tornata a casa solo verso l'una, reduce da un esame, e appena dietro di lei i miei genitori, che avevano trascorso la mattinata in ospedale per degli esami. Questa volta ho avuto l'accortezza di fare una foto e la posto. Immagino possa sembrare insolito lo scattare fotografie dei propri pasti, ma mi piace dare un po' di colore alla mia descrizione, soprattutto perchè leggo con interesse diversi blog di cucina e inconsciamente mi ispiro a loro, inoltre percepisco un senso di mancanza quando leggo di una ricetta e non vedo l'immagine del risultato.


Ho preparato una specie di bruschettina: mezzo filoncino (circa 60 grammi, l'ho pesato per curiosità temendo potessere essere l'equivalente di una porzione per più persone), tagliato a metà e spalmato con una base di sugo di pomodoro e sopra disposti funghi sottolio frullati (che ho cercato di scolare e asciugare il più possibile). Ho accompagnato il panino con un frullato di mela spolverato di cannella.

Ho mangiato forse troppo velocemente, in dieci minuti era tutto già finito e il senso di sazietà ancora lontano (si avverte dopo venti minuti), ma sono stata brava a non mangiare null'altro. In verità avrei dovuto preparare un contorno, preferibilmente una verdura,e in quantità generosa così da saziarmi maggiormente, ma non mi ero organizzata e non avevo niente di disponibile da scaldare al momento. La prossima volta cercherò di essere più accorta!

Questo pasto è stato creato al volo in quanto sono arrivata tardi a casa: sono andata in comune a rinnovare la carta di identità, poi sono passata in biblioteca a ritirare dei libri ed infine dal discont per acquistare dei funghi per una prossima ricetta.

domenica 8 febbraio 2009

Vita in famiglia

Ho trascorso il fine settimana dividendomi tra la mia famiglia e quella della mia dolce metà. I genitori del mio ragazzo sono venuti a trascorrere con lui qualche giorno e, come diciamo scherzosamente, a riempirgli il frigorifero. Venerdì sera siamo andati a cena al Kapuziner, un ristorante bavarese in cui il mio amore ordina sempre lo stinco di maiale, prelibatezza che attiva sempre le sue papille gustative al solo pensarci. Io ho deciso di assaggiare un primo che ancora non conoscevo, i canederli, immaginandomi fossero gnocchetti come le due altre specialità e trovando invece "polpette" simili a quelle viste pochi giorni prima in una trasmissione culinaria. Erano gustosi, ma piuttosto pesanti perchè al formaggio. Ho poi assaggiato la carne ordinata dagli altri e insalata di patate e crauti. Abbiamo infine condiviso i dolci, potendo così assaggiare ciascuno dai piatti altrui diverse specialità: la torta sacher, un gelato con miele e pinoli su una cialda croccante, una fetta di torta con marmellata di mirtilli accompagnata da crema alle mandorle, infine strudel di mele. siamo usciti dal locale estremamente soddisfatti e con il pancino pieno.

Sabato, dopo essere passata in biblioteca, sono corsa nuovamente da loro. Trovata sola in casa sua madre, l'ho aiutata a mettere un po' d'ordine finchè siamo state raggiunte dagli uomini che dopo le commissioni mattutine hanno portato dal supermercato piatti pronti per il pranzo. Nel pomeriggio avremmo dovuto girare per centri commerciali e fare spese, ma siamo rimasti in casa a sistemare le stanze e a posare dei fili: con trapano e lavoro d'equipe abbiamo risolto il fastidio di vedere pendere nella stanza di Gab i cavi di tv e adsl del suo coinquilino. E' stato un lavoro piacevole e rilassante, diverso da quello che avrei potuto fare con mio padre, più esigente con i suoi collaboratori e più brusco perchè con maggiore confidenza. La sera io e Gab siamo rimasti soli fino al loro ritorno da una cena con amici, al termine della quale mi hanno riaccompagnata a casa.

Domenica sono rimasta in casa a festeggiare il compleanno di Fra. Devo ancora farle il regalo e non ho ancora una idea chiara, c'è anche Pingui cui pensare! Nel pomeriggio abbiamo guardato Madagascar, ma a metà ho deciso di dormicchiare perchè molto stanca.

Mi sento riposata e soddisfatta per questi giorni. Sono pronta ad affrontare l'ultima settimana di lavoro! Più o meno :D

PS: le occasioni conviviali appena trascorse, i momenti dei pasti mi hanno ricordato nuovamente l'ambiguità del mio agire: da sola cercare di mangiare sano, evitando per quanto possibile i derivati animali, insieme agli altri assaggiare quasi tutto per non farmi eticchettare come diversa. Sono incoerente, forse, ma non ho ancora fatto della buona alimentazione la mia bandiera, anche se questa non è una giustificazione.

giovedì 5 febbraio 2009

Panino Veg

Adesso sono pentita di non aver fotografato il mio pranzetto, per cui chi legge deve accontentarsi del mio breve racconto. Ho sperimentato la difficoltà di preparare un panino vegano in inverno, nell'impossibilità dunque di utilizzare pomodori ben maturi e deliziose verdure quali melanzane e peperoni. Mi sono arrangiata con quello che ho trovato tra frigorifero e dispensa e il risultato è stato pienamente soddisfacente. Come base ho usato una delle focaccine rimaste dal mio esperimento di panificazione di ieri, ancora morbida e appetitosa. Tagliatala a metà, vi ho spalmato su entrambe le fette del sugo di pomodoro e poi cosparsa di capperi e funghetti sottolio, richiudendo il tutto a panino. L'ho scaldata un po' troppo al microonde (non ho un semplice fornetto, sigh), ma il sapore era molto buono. Mi sono poi concessa una banana e mezza tazza di budino al limone. Quest'ultimo era il risultato di un esperimento finito male e consisteva semplicemente in latte di soia, succo di limone e un cucchiaio di maizena (quest'ultima aggiunta per riciclare la miscela che non è evoluta come avrebbe dovuto). Il sapore era piacevole, ma un po' troppo aspro: se mi ripeterò, la prossima volta con l'intenzione di preparare davvero un budino, userò decisamente meno limone.

Devo studiare maggiormente la farcitura dei panini: poichè desidero solo mangiare meglio e mi comporto da onnivora dichiarata, trovare in dispensa qualcosa di compatibile con l'alimentazione veg non è semplice e purtroppo resta più pratico farcire due fette di pane con una sottiletta o dell'affettato. Ma quando sarà stagione ci sarà da sbizzarrirsi con meravigliose verdure! Il bel tempo mi manca, decisamente, e il desiderio di primavera si ripercuote anche in campo alimentare!

martedì 3 febbraio 2009

Tempo


Ho scoperto di avere tempo per la colazione o, più semplicemente, me lo sono creato alzandomi prima quanto basta per concedermi un momento di relax mattutino. Da alcune settimane riesco a sorbire in pace latte con un paio di cucchiaini d'orzo, cereali o musli e due frutti secchi, albicocche o prugne. I primi giorni scaldavo il latte con il microonde, poi ho potuto usare il classico pentolino che lavo prima di sedermi a tavola. Ah, avere tempo per mettere a posto tazza e pentola! E' un lusso che mi merito e di cui posso vantarmi a dispetto di chi, per orari vari, è costretto a bere un caffè al volo o fuggire via senza nulla. Che piacere uscire sotto la pioggia o sotto la neve di questi giorni e sentire il pancino caldo! Erano anni che non mi succedeva.