mercoledì 1 luglio 2009

Sostenibilità

Non so che fare, nè come farlo. Giusto ieri sera stavo spostandomi verso la cucina per bere un tè e mi domandavo come poter agire in maniera efficace contro Monsanto, che attua una politica economica che impoverisce ogni giorno di più i contadini di quello che chiamiamo "Sud del mondo". Mi sono fermata ed mi sono ripetuta, stupita, "Monsanto?! Come ha fatto una multinazionale a fare capolino nei miei pensieri nel tempo libero?".
Sto leggendo dei testi sulla sostenibilità, il commercio equo, la difesa delle differenze ambientali e culturali e mi sto accorgendo che fuori dalla mia porta esiste un mondo che ho sempre dato per scontato. Un mondo di cui alcuni di noi tengono le redini (vedi il vertice G8 che sta per iniziare), e in cui gli altri, quel resto del pianeta che si misura in miliardi di individui, deve cercare di sopravvivere.
Cosa possiamo fare per ottenere il cosiddetto nuovo ordine mondiale (equità, sostenibilità, cooperazione)? Cosa posso fare io concretamente?
I suggerimenti non mancherebbero: esistono centinaia di organizzazioni che riescono in vari modi a sostenere e a portare al successo progetti di cooperazione internazionale che vanno a risolvere via via alcuni piccoli problemi. Ma io a chi mi dovrei rivolgere? Quale causa sostenere? Per cosa impegnarmi attivamente?
Per ora leggo solamente ed amplio i miei orizzonti. E intanto il cuore si fa pesante.

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