martedì 9 dicembre 2008

Prospettive lavorative

Tre mesi fa, a seguito di un corso di formazione di addetto call center frequentato un po' per caso (le agenzie interinali di zona propongono sempre questo impiego per via di una grande azienda di servizi sita non lontano), ho firmato un contratto di due mesi e mezzo con l'agenzia ed ho iniziato una nuova avventura.

Il tempo è passato velocemente e il part time di sole quattro ore (l'unica opzione che mi garantiva di non dovere dare disponibilità per la notte) mi ha fatto pesare meno un impiego che ho trovato molto stancante. Mi occupo di customer care per un'azienda di internet/telefonia e i clienti non chiamano per dirmi quanto la ditta è brava e gentile, bensì, ovviamente, per lamentarsi di disservizi, fatture e magagne varie. Mi interfaccio con gente più o meno irata (mi sono capitate persone abbastanza calme, tutto sommato) e devo districarmi alla meglio nel fornire soluzioni a problematiche tecniche di primo livello e risposte per quanto riguarda lo stato di interventi richiesti a riguardo di un servizio per la prima volta fornito dall'azienda e che è partito colmo di disservizi nonostante il periodo di testing prima del grande lancio pubblicitario.

Lavorare solo mezza giornata mi ha permesso di riuscire a vedere qualche volta il mio ammore nel corso della settimana, ma i turni non mi sono stati sempre favorevoli. Iniziare alle 8 mi obbligava ad alzarmi alle 6.30 per non subire eventuali ritardi con i mezzi, visto che mi sposto con il bus, i turni pomeridiani invece mi permettevano di dormire al mattino, ma mi è capitato di lavorare dalle 16 alle 20 e quindi arrivare a casa per le 21 e cenare.

Proprio questa sera l'agenzia mi ha contattata per informarmi che avrò una proroga del contratto per un altro paio di mesi. Mi è venuta una depressione... Il giorno 8, nonostante fosse vacanza, ho lavorato e temo di trovarmi in postazione a Santo Stefano, o alle 8 del mattino il primo dell'anno. Sono proprio triste, solo oggi mi sono resa conto di essermi praticamente persa il weekend di Sant'Ambrogio, che non ho potuto trascorrere nella tranquillità come negli anni precedenti.

Non mi va proprio di continuare a lavorare in questo posto dove non c'è una turnistica fissa ma si scopre il proprio destino di settimana in settimana. Non voglio lavorare di nuovo il sabato e la domenica dalle 12 alle 16 e scoprire che c'è tanto lavoro quanto gli altri giorni perchè la gente chiama sempre e non riposa mai. Detesto dover rifilare alla gente aria fritta perchè i problemi sono stati segnalati ma nessuno sa quando e come saranno risolti. Odio non poter aiutare concretamente chi chiama.

Mi lamento, ma c'è gente che un impiego non ce l'ha.

Mi lamento e spero che il colloquio che avrò giovedì sia positivo. E' un incontro con un'agenzia per un posto di addetto telefonico per le pratiche di sinistri, lavoro dal lunedì al venerdì, chiamate in ricezione per la prima fase di raccolta dati di cui si occuperà un altro ufficio. Però a seguito di questo ci sarà il colloquio con l'addetto alla selezione della banca e poi quello con il responsabile dell'ufficio. Potrei non avere grandi speranze. Ma questo lavoro non lo sopporto proprio più.

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